AI
Direttore
al Personale dott. R. Flore
e
p.c. Al Direttore Generale Cons R. Alesse
SEGRETERIE NAZIONALI
FPCGIL/CISLFP/UILPA/FLP/CONFINTESA/USBPI
LE MODALITA’ ATTUATIVE DEL LAVORO AGILE TRADITE
E’accaduto quello che tutti noi temevamo.
Malgrado le rassicurazioni del direttore Frisario che dirige le tre regioni di Puglia Molise e Basilicata dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli che al tavolo sindacale del 12 giugno ci sottolineava che nei tre incontri con i direttori e responsabili dell’Agenzia aveva dato solo indicazioni sulle modalità applicative del lavoro agile suscettibili di essere adattate alle richieste dei lavoratori e alle necessità degli uffici, stiamo invece verificando che sta accadendo quello che avevamo previsto vale a dire sta prevalendo una condizione di applicazione restrittiva del lavoro agile.Una organizzazione che invece poggia su principi di flessibilità e innovazione, finalizzata anche ad andare incontro a chi effettivamente si trova in una condizione di necessità di disabilità, patologie, maternità o di
lontananza della sede lavorativa.
Invece nell’Agenzia di cui parliamo, si stanno adottando m odalità applicative che inaspriscono in modo incomprensibile la direttiva nazionale e si accaniscono paradossalmente di fronte alle esigenze dei lavoratori e del loro benessere e che non aiutano il decollo del lavoro agile.La diffidenza mal celata da parte dei re sponsabili e i lacci e laccioli aggiunti a quella che è una direttiva nazionale già restrittiva non favoriscono certo il benessere dei lavoratori e li demotivano ad una richiesta che appare complicata e farraginosa nella sua applicazione, oltre che ritard ata nell’autorizzazione e con una scadenza a tempo 19 settembre) che non consente una lettura effettiva della ricaduta della stessa sul rendimento lavorativo.
Si stanno imponendo rigidità che vanno dall’imposizione di evitare scelte di giornate lunghe o dei fine settimana piuttosto che fasce di contattabilità rigide in nome di regole di uniformità che poco hanno a che fare con la flessibilità principio cardine a cui si ispira lo smart working.
Chiediamo pertanto un autorevole intervento che metta fine ad uno scempio che sta vanificando quanto previsto dal Contratto trasformando in una concessione quello che è invece un diritto sancito dalle norme.
C’è un malcontento che percorre trasversalmente i lavoratori di tutti i territori e che non ci può far rimanere inerti, pertanto invitiamo le autorità in indirizzo ad intervenire per sanare la condizione succitata e ripristinare gli equilibri relativi al benessere lavorativo del personale.
Rimaniamo in attesa di riscontro.
FP CGIL CISL FP UILPA CONFSAL/UNSA FLP CONFINTESA USB
Tomaselli De Giorgi Albergo Scopece Giuliano Bono Martire