Nel corso del recente incontro con la Direzione dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, la nostra Organizzazione ha espresso in modo chiaro e costruttivo le criticità emerse durante la prima fase del processo di riorganizzazione.
Pur condividendo gli obiettivi dichiarati – maggiore efficienza, modernizzazione, coerenza con le nuove sfide amministrative – riteniamo che l’impostazione attuale del processo presenti elementi di forte criticità, che devono essere affrontati prima di un’estensione su scala nazionale.
Riportiamo di seguito i principali punti affrontati, corredati delle risposte dell’Amministrazione.
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1. Struttura organizzativa: rigidità e incertezza
La nuova articolazione in Aree, Distaccamenti e Reparti ha introdotto livelli di complessità che, anziché razionalizzare, hanno creato disorientamento.
Funzioni non definite, responsabilità sovrapposte, carenze di formazione e strumenti operativi inadeguati hanno causato gravi difficoltà nei territori di sperimentazione (Emilia-Romagna e Marche).
Serve una fase transitoria programmata e graduale, con coesistenza temporanea dei sistemi e un adeguato accompagnamento.
Riscontro dell’Amministrazione:
Il Direttore Saracchi non ha fornito alcuna informazione su come si intendono risolvere la mancanza di competenze su alcune unità organizzative create con la riorganizzazione.
Il Direttore Alesse ha comunque rappresentato che non si deve prendere l’attuale riorganizzazione come un’entità immodificabile e che al contrario qualora dovessero emergere delle criticità l’Agenzia è pronta a modificare l’attuale riorganizzazione.
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2. Posizioni Organizzative: legittimità e sostenibilità
La determinazione dell’8 luglio ha previsto l’istituzione di circa 460 Aree e Distaccamenti affidati a PO, senza che vi sia stata contrattazione né una copertura finanziaria certa.
Il Regolamento di Amministrazione, così come applicato, finisce per preordinare l’esito della contrattazione.
Proponiamo una revisione del Regolamento che subordini l’individuazione delle PO alla conclusione della contrattazione, e non viceversa.
Riscontro dell’Amministrazione:
Il Direttore Saracchi ha affermato che il Regolamento di Amministrazione è invariato rispetto al passato e che l’unica modifica ha riguardato la riorganizzazione in Aree e Sezioni.
Tuttavia, non è stato riconosciuto che in passato le Posizioni Organizzative venivano condivise con le OO.SS., elemento che oggi risulta completamente assente.
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3. Scelte territoriali: razionalità da riequilibrare
Alcuni Uffici provinciali sono stati declassati senza apparente coerenza, mentre
Questo ha generato disparità ingiustificate e uno squilibrio tra centro e periferia.
Riscontro dell’Amministrazione:
Il Direttore Alesse ha riconosciuto che alcune pesature degli uffici sono da rivedere, in quanto non riflettono le reali responsabilità delle direzioni coinvolte.
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4. Dirigenti: necessità di valorizzare le risorse interne
L’apertura degli interpelli anche a soggetti esterni, pur legittima, deve essere motivata dalla comprovata assenza di competenze interne, che però non risultano mancanti.
La riorganizzazione richiederà ai dirigenti interni maggiori responsabilità, spesso in sedi periferiche e con minori riconoscimenti.
Riscontro dell’Amministrazione:
L’Amministrazione ha rivendicato la propria autonomia gestionale e organizzativa, affermando che le scelte effettuate rientrano pienamente nella sua sfera decisionale.
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Conclusioni
Ribadiamo la nostra disponibilità al confronto e al contributo costruttivo. Ma per garantire il successo della riorganizzazione, è necessario un cambio di passo: ascolto reale, trasparenza, confronto sindacale autentico e piena legittimità delle scelte, a partire da quelle che incidono direttamente sul personale e sul funzionamento degli uffici.
La modernizzazione dell’Agenzia è un obiettivo che si può raggiungere solo con il coinvolgimento di tutte le sue componenti.


Roma 30 luglio 2025


Il Coordinamento Nazionale UILPA Dogane Monopoli