25 novembre 2024
Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne
Ancora impegno…
L’impegno per l’eliminazione della violenza sulle donne, riconosciuta come “…una violazione o un abuso dei diritti umani” e come “…una forma di discriminazione basata su relazioni di potere storicamente e strutturalmente impari tra donne e uomini…”, è stato rinnovato dal G7 sulla parità di genere e l’empowerment femminile che si è svolto a Matera nei giorni dal 4 al 6 ottobre 2024.
Una volontà espressa dai Ministri del G7 nei punti dal 25 al 37 dei 53 contenuti nella Dichiarazione1 finale dell’incontro concordando sulla necessità di garantire una protezione efficace per le donne e le ragazze con particolare attenzione ai contesti più vulnerabili.
Punti che prevedono una serie di misure preventive finalizzate ad eliminare tutte le forme di violenza contro le donne tra cui la cooperazione internazionale, la promozione dell’educazione dei bambini fin dalla tenera età ponendo le basi per sviluppare relazioni sane, l’incoraggiamento all’uso di un linguaggio più rispettoso delle vittime da parte dei media, la raccolta di dati affidabili e comparabili disaggregati per sesso su tutte le forme di violenza. Punti che prevedono altresì il miglioramento della formazione degli operatori dei vari settori che entrano in contatto con le vittime, l’aumento degli investimenti per i centri antiviolenza e le case rifugio e di supporto alle vittime e alle loro famiglie garantendo risorse adeguate alla loro assistenza immediata e di lungo termine, il sostegno finanziario, l’assistenza legale, i corsi di reinserimento lavorativo, la promozione di politiche e di azioni.
Una specifica attenzione sulle molestie subite dalle persone nel contesto lavorativo è stata focalizzata nell’ultima indagine ISTAT4 sulla sicurezza dei cittadini 2022- 2023, differentemente delle precedenti indagini. Secondo i dati riportati nell’indagine sono le donne a subire maggiormente molestie sul lavoro: si stima che il 13,5% delle donne, di 15-70 che lavorano o hanno lavorato abbia subito molestie soprattutto le più giovani e il 2,4% per gli uomini di 15 -70 anni. Nei tre anni precedenti la rilevazione del 2022-2023 il 4,2% delle donne di 15-70 anni e l’1% degli uomini della stessa età hanno subito molestie sul lavoro. Negli ultimi dodici mesi i tassi sono diminuiti: 2,1% per le donne e 0,5% per gli uomini.
L’indagine ISTAT ha rilevato anche l’aumento del rischio di subire molestie online in occasione di lavoro e di studio. La transizione verso il lavoro digitale ha determinato un aumento dei rischi specifici per le donne come la violenza online e i pregiudizi basati sul genere nella gestione da parte dell’intelligenza artificiale. Anche la violenza domestica, con l’aumentare del lavoro a distanza, è diventata una questione legata al lavoro.
Negli ultimi tre anni i tassi rilevati del 3,1% per le donne e dell’1,6% per gli uomini per l’uso di internet per le attività lavorative e di studio sono stati superiori a quelli dell’uso di internet per il tempo libero e per incontrare persone sui social rispettivamente del 2,4% e del 2,1% per le donne e dell’1,3% e dell’1,5% per gli uomini. In totale, tra le persone che usano internet, l’1,9% delle donne e lo 0,8% degli uomini hanno subito molestie tramite messaggistica e l’2,1% delle donne e l’1,3% degli uomini hanno subito molestie sui social.
In Europa, oltre il 50% sono le donne che hanno subito molestie sul posto di lavoro in Finlandia e in Slovacchia, l’11,1% in Lettonia, il 12% in Bulgaria e in Portogallo e il 13% in Polonia seguiti dall’Italia.
In tema di violenza sulle donne la UIL insieme alla CGIL e alla CISL hanno organizzato il summit sindacale Labour 7 e partecipato al G7 sulla parità di genere e l’empowerment femminile chiedendo, tra l’altro, la piena attuazione della Convenzione ILO 190 sull’eliminazione della violenza e delle molestie nel mondo del lavoro.
Sempre in tema di violenza sul posto di lavoro, la Confederazione europea dei sindacati (CES) ha pubblicato il Report “Sicure al lavoro Sicure a casa Sicure online”, uno studio2 che analizza i cambiamenti significativi del lavoro nella dimensione di genere. Obiettivo di questo studio è quello di presentare alle organizzazioni sindacali un quadro dell’evoluzione della violenza e delle molestie di genere (GBVH)3, per sviluppare e formulare strategie ed eventuali modifiche di norme.
…e ancora impegno
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Daniela Pazienza
Note
1) Dichiarazione dei Ministri “RIUNIONE MINISTERIALE G7 SULLA PARITÀ DI GENERE E L'EMPOWERMENT FEMMINILE “(traduzione di cortesia non ufficiale)
https://www.pariopportunita.gov.it/media/zc2p1bzx/dichiarazione-ministeriale-di-matera_-finale.pdf
3) “violenza e molestie di genere” (GBVH) si riferisce a una serie di comportamenti e pratiche inaccettabili, o minacce di essi, singoli o ripetuti, che mirano, comportano o possono comportare danni fisici, psicologici, danni sessuali o economici.
4) https://www.istat.it/wp-content/uploads/2024/07/REPORT-Molestie.pdf