La comunicazione di genere nelle relazioni sindacali

Nel sindacato la presenza delle donne che non sia soltanto semplice iscrizione ma partecipazione attiva significa crescita, trasformazione non solo del lavoro, ma della società. Una partecipazione che riesca a portare una visione sempre più ampia e completa della società per equilibrare nei diversi contesti donne e uomini e dove esprimere tutte le dimensioni personali, private e pubbliche, un riconoscimento sostanziale “dell’altra metà del mondo”.

Riconoscimento che renda visibile quello che le donne hanno imparato, nel tempo, con l’esperienza diretta nella sfera pubblica, nel lavoro e nel sindacato per raggiungere una rappresentatività pari agli uomini. Riconoscimento del loro valore, del loro “sapere”, “saper fare” e “saper essere” che non interessa solo le donne ma la società nella sua globalità tesa ad un processo di innovazione e modernizzazione.

Una presenza da parte delle donne soprattutto in quei lavori e professioni, in quei ruoli che sembravano destinate quasi esclusivamente agli uomini ma che hanno bisogno di una maggiore rappresentatività.

Valorizzare il punto di vista femminile richiede maggiori spazi che permettano alle donne di esprimere conoscenze, capacità e competenze, di operare nelle attività della sfera pubblica per una costruzione collettiva di significati condivisi delle parole, dei pensieri e delle rappresentazioni della realtà di cui sono portatrici. Valori ben identificati e definiti all’interno di una comunità più facilmente vengono veicolati all’esterno attraverso parole che risuonino per tutti allo stesso modo. Codici comuni che facilitino la comunicazione e la relazione

Dare visibilità alle donne significa, quindi, costruire percorsi, modelli dove muoversi in modo armonioso tra ruoli privati e pubblici senza che gli uni prevalgano sugli altri e senza togliere nulla né agli uni né agli altri. Le donne che sono riuscite, che riescono, a raggiungere ruoli di vertice, di responsabilità, di coordinamento di attività, lo hanno fatto, lo fanno cercando di superare le resistenze nei loro confronti.

La partecipazione attiva nel sindacato, in qualsiasi livello e ruolo, per le donne richiede non solo una ricerca continua e non semplice di integrazione e armonizzazione della propria vita personale e familiare con quella lavorativa ma anche di un dialogo che nasce dalla fiducia tra chi parla e chi ascolta, tra chi scrive e chi legge per costruire relazioni, per riconoscersi reciprocamente, donne e uomini, in un mondo da condividere, per spingere verso quel cambiamento culturale della società, del lavoro, necessario a “rompere” schemi e retaggi del passato: stereotipi e pregiudizi che hanno bisogno di parole adeguate per il rapporto esistente (studi in merito) tra lingua e identità di genere Parole adeguate che seguano i cambiamenti sociali e culturali.

Un linguaggio declinato al genere diventa importante nella rappresentazione della realtà perché riconosce le donne nelle loro attività diventandone un punto di forza nelle varie forme della comunicazione.

Nelle relazioni sindacali la declinazione di genere nel linguaggio per le diverse funzioni, ruoli e livelli delle donne come

l’iscritta, le iscritte

la lavoratrice, le lavoratrici

la dirigente sindacale, le dirigenti sindacali

la coordinatrice, le coordinatrici

la segretaria nazionale, le segretarie nazionali

la candidata, le candidate

la componente, il componente RSU

la rappresentante/le rappresentanti sindacali di base

la rappresentante/le rappresentanti delle lavoratrici e dei lavoratori della sicurezza

contribuisce a far emergere la specificità della comunicazione non solo per avere una esatta rappresentazione della realtà in cui viviamo ma per riconoscere il lavoro delle donne anche nel sindacato.

Il contributo delle donne verso la parità di genere, verso le politiche di genere, rientra negli obiettivi previsti nell’Agenda 2030 per uno sviluppo sostenibile.

                                 Il linguaggio prima di significare qualcosa, significa per qualcuno

                                                         Jaques Lacan

Sitografia

UIL SCUOLA RUA – linguaggio e comunicazione – 2018

https://uilscuola.it/scuola-martinetti/linguaggio-e-comunicazione/

                   Daniela Pazienza con la collaborazione di Angela Fiore – UILPA Dogane e Monopoli