Nella riunione programmata questa mattina con il Direttore Flore abbiamo rappresentato in via preliminare, rispetto all’ordine del giorno, la necessità di fissare, a stretto giro, un incontro per definire con maggior dettaglio le modalità dello smart working. La necessità manifestata nasce dalle segnalazioni pervenute dagli uffici circa un’applicazione non omogenea della circolare nelle diverse strutture territoriali dell’Agenzia.
Abbiamo sottoscritto in via definitiva gli accordi sul Fondo per le risorse decentrate e la ripartizione del budget di sede per il 2018 e 2019, sottoscrizione necessaria in considerazione dei rilievi fatti dagli organi di controllo. Nel mese di novembre verranno, pertanto, pagati il premio per la performance individuale 2018 (circa 170 euro medi pro capite) e il premio di performance organizzativa per il 2019 (circa 180 euro medi pro capite).
Sono state inoltre oggetto di confronto le linee della Circolare sulla mobilità volontaria come convenute nel luglio scorso, alla quale sono allegati gli elenchi dei posti disponibili in entrata ed in uscita. Entro l’anno dovranno essere presentate le istanze di partecipazione alla procedura che si concluderà a maggio 2022. Nel mese di febbraio/marzo del 2022, ed in ogni caso prima della conclusione del concorsi in essere, l’Agenzia si è impegnata a stabilizzare il personale attualmente distaccato che continua a prestare servizio nelle sedi attuali.
Le notizie positive si fermano qui. In effetti dobbiamo aggiungere che ci è stata presentata un’intesa programmatica per gli sviluppi economici all’interno delle aree. Sulla base delle risorse attualmente disponibili e di quelle che si renderanno disponibili nei prossimi anni per effetto dei pensionamenti, l’Agenzia ha ipotizzato di utilizzare € 5.000.000 con decorrenza 1 gennaio 2022, € 5.000.000 con decorrenza 1 gennaio 2024 e € 4.500.000 con decorrenza 1° gennaio 2026. Risorse complessivamente sufficienti a coprire solo il 75% del personale, in quanto gli oltre 2.000 colleghi apicali risulterebbero ovviamente esclusi, in previsione di una rivisitazione dell’ordinamento professionale. Le risorse dovrebbero essere detratte dalla “produttività” che passerebbe da 24 milioni di euro attuali a un importo a regime di soli 9 milioni. E’ stato per noi chiaro fin dall’inizio che su una tale proposta si sarebbero prodotte posizioni inconciliabili. A noi è invece sembrato doveroso verso i lavoratori e le lavoratrici che rappresentiamo arrivare ad una intesa che impegni l’Agenzia a definire un VERO programma di progressioni che riguardi TUTTO il personale e non solo una parte, che non ESCLUDA NESSUNO e che non produca una RIDUZIONE al lumicino le risorse per la produttività. Per questo abbiamo proposto di sottoscrivere un accordo programmatico che preveda non solo l’individuazione delle risorse in grado di non annullare la produttività collettiva, ma anche la garanzia di criteri uguali per tutti i lavoratori. Alla fine l’Agenzia si è riservata di presentarci nuove valutazioni sul punto.
Sorprendente è stata la posizione di alcune SIGLE SINDACALI AUTONOME che a dispetto di quanto asserito negli ultimi mesi per raccogliere la simpatia di qualche lavoratore, non volendo sottoscrivere un Accordo di programma sulle progressioni economiche, hanno fatto proposte demagogiche e di fatto irrealizzabili, i cui benefici sarebbero stati indirizzati ad una sola parte di lavoratori, al solo scopo di far saltare qualunque ragionamento costruttivo su un percorso PER TUTTI e strumentalizzando qualunque ragionamento per non addivenire ad una intesa positiva per il personale.
Anche sul CCNI c’è ancora chi vorrebbe riaprire la discussione su tutto l’impianto, mentre l’Agenzia in realtà ha provveduto a modificare solo alcune previsioni del sistema indennitario, ritenendo il testo oramai sufficientemente definito. Alla fine l’Agenzia ha chiesto, per evitare ulteriori perdite di tempo e poter riconvocare un incontro, la presentazione di osservazioni scritte.
ROMA 27 OTTOBRE 2021
FPCGIL CISLFP UILPA
IERVOLINO DE CARO PROCOPIO