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Agenzia delle Dogane e dei Monopoli 

Stato di agitazione per difendere il Contratto, i diritti, il nostro futuro 

Aspettiamo da 4 mesi l’attuazione del Contrato Integrativo per vederci riconosciute, tra l’altro, la riorganizzazione e la rivalutazione dei turni, la ridefinizione delle indennità di confine e di disagiata sede, gli incentivi economici nei posti di lavoro, la regolamentazione della mobilità volontaria, il telelavoro.  

Aspettiamo, a fronte di una carenza di oltre 3000 unità, procedere acquisizione di personale in mobilità o in comando  

Aspettiamo di vederci riconosciuto, dopo due anni, il salario accessorio 2019.  

Dopo mesi di richieste inascoltate cosa ha deciso invece l’Agenzia?  

 

Di sottoscrivere il Contratto, di attivare procedure di acquisizione di personale, di erogare il salario accessorio al personale? No…..Di fronte ad una spaventosa carenza di personale, con i dirigenti ridotti al lumicino, oltre a pensare a contratti di diversa natura - acquisizioni di divise, cambiamento del logo, palazzi e auto di servizio - non ha prodotto nulla per il personale, se non la proposta di ridefinite in toto tutti gli attuali profili professionali. 

 

E, come se non bastasse, ha pensato bene di studiare una proposta in netto contrasto con le disposizioni del CCNL Funzioni Centrali e, quello che è grave, con procedure di attuazione che produrranno una disarticolazione della organizzazione degli uffici, una illogica divisione tra il personale e una illegittima gerarchizzazione all’interno delle tre aree professionali.

 

Basta, la misura è colma!

 

Non solo non viene posta alcuna attenzione alla funzionalità ed alla efficienza dell’Agenzia, ma qui si vorrebbero punire 10.000 lavoratori che ogni giorno svolgono funzioni fondamentali per la Ue e per la sicurezza del nostro Paese e che, nella loro qualità di ufficiali di polizia tributaria e giudiziaria, sono impegnati nel contrasto delle frodi nell’ambito dei commerci internazionali, delle truffe sui prodotti soggetti ad accisa, delle infiltrazioni criminose nel settore dei giochi, del fenomeno della ludopatia. Lavoratori chiamati ad un impegno eccezionale per garantire al Paese - in piena pandemia da Covid - di fronteggiare fenomeni di portata internazionale come la gestione della Brexit.  

Non è più tempo di aspettare, ma di impedire subito questa deriva. Per questo proclamiamo

 

Stato di agitazione dei lavoratori dell’Agenzia

con effetto immediato e con iniziative rivolte all’Aran, al Ministro dell’Economia e delle Finanze, della Funzione Pubblica e degli organi di stampa.

Vi comunicheremo il cronoprogramma delle ulteriori iniziative da mettere in campo.

Roma 11 gennaio 2021

 

 

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