Il punto sulla situazione in attesa della convocazione sulla chiusura del FUA 2011

Nella riunione del 7 maggio abbiamo affrontato le problematiche riguardanti la ripartizione delle somme proveniente dal comma 165 e dalla quota incentivante destinate alle Dogane e di conseguenza la relativa chiusura dell’accordo sul FUA 2011.

Avete già avuto modo di leggere che dopo aver fatto la ripartizione delle somme tra dirigenza e livellati ,.... che è l’espressione evidente delle incongruenze dettate dalle passate norme sul pubblico impiego della riforma Brunetta e del decreto Tremonti (decreto 78/2010..., ci siamo approcciati alla chiusura del nostro Fondo che proprio per l’applicazione delle menzionate norme al 2011 risulta ridimensionato del 2,34% rispetto al 2010.

Ricorderete bene che fino al 2010 ogni amministrazione aveva nella sua gestione dei fondi dei “tetti massimi” in riferimento al FUA 2004 ridotti del 10%; dal 2011 per effetto delle nuove regole abbiamo in più il ricalcolo delle somme sul personale in servizio con la conseguenza di passare dal limite imposto del Fua 2010 di € 92.955.189,47 all’attuale Fua 2011 di € 90.779.673,97.

E’ di semplice concezione che restante la costituzione dei capitoli del Fua 2010 e dopo aver già utilizzato circa 80% delle risorse dell’intero fondo per le somme fisse e ricorrenti nonché per le indennità di legge e per l’attività ordinaria e di responsabilità(turni,straordinario, posizioni organizzative e incarichi di responsabilità) la mancanza delle risorse del 2011 di circa 2.200.000,00 vada a ricadere sulla produttività(con la novità dell’accorpamento delle indennità esistenti di agenzia e di ufficio e la corrispondenza di un solo coefficiente di professionalità per Area) e sul badget di sede.

Appare chiaro che qualunque intervento si possa ipotizzare deve essere preventivamente studiato e non risulta possibile su risorse già spese, visto che parliamo di due anni fa; così come appare chiaro che le somme previste nel budget di sede e quindi le figure riconosciute nell’art.23 del CCNI devono essere pagate così come previsto in relazione all’attività già prestata.

In questo scenario riteniamo quindi indispensabile che “conti alla mano” pur considerando che rispetto al FUA 2010 non vi è più la necessità di contemplare circa un 1.000.000,00 di euro nel budget di sede per corrispondere ai colleghi la  maggiorazione della vecchia RSP (dal 2011 è solo straordinario......) bisogna incrementare l’importo proposto(€ 2.000.000,00)affinchè la mancanza dei 2.200.000,00 non vada a ricadere nel solo badget(nel badget figurano le gravose realtà di Gioa Tauro, Passo del Foscagno e Pontechaisso).

Così come riteniamo necessario ed utile velocizzare la chiusura del FUA per la distribuzione delle ultime quote relative al 2011 ed iniziare da subito un tavolo tecnico per la rivisitazione, ove necessario, del sistema indennitario e dei capitoli costituenti il nostro Fondo di Agenzia.

La chiusura dell’accordo sul FUA 2011 potrebbe accelerare , verificate le risorse disponibili nelle casse dell’agenzia, un accordo economico stralcio relativo all’anno 2012, come fatto l’anno passato nel mese di luglio.

Su tavolo tecnico si possono studiare le eventuali modifiche da apportare al FUA in prospettiva futura per utilizzare al meglio le risorse provenienti dal comma 165 e per evitare che pur avendo le risorse, per effetto delle norme “beffarde” imposte dalla funzione pubblica, non si riesca ad utilizzarle.

E’ utile sapere per una giusta informazione che il danno costituito dalle norme esistenti è visibile in tutti i reparti della pubblica amministrazione; basta pensare che il Tesoro, che spesso è di riferimento, non potrà utilizzare nel proprio FUA circa 17.000.000,00 di euro.

A breve verrà convocata una riunione per la chiusura del Fondo 2011 e per l’integrazione delle sedi aventi diritto all’indennità di confine.

Vi terremo tempestivamente informati.
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